Il pensiero degli ex allievi – Alumni thoughts
Daniele Rustioni http://www.danielerustioni.com/
L’incontro col Maestro Gilberto Serembe nel marzo del 2003 ha segnato in maniera indelebile il mio percorso artistico ed umano. Mi sono dedicato allo studio della Direzione d’Orchestra grazie ai suoi insegnamenti. Ho studiato con lui per quattro intensi anni prima di trasferirmi a Londra. Oltre alla conoscenza di gran parte del repertorio sinfonico, mi ha trasmesso una visione dell’interpretazione musicale direttamente collegata alla grande tradizione direttoriale italiana, a partire dal Maestro Ferrara. La sua etica e il suo rispetto nei confronti della musica sono doni preziosi da cui un direttore dovrebbe attingere per completare la propria formazione e per affrontare consapevolmente tutte le insidie che la “carriera” presenta al giorno d’oggi.
Riccardo Frizza http://www.riccardofrizza.com/
La passione e la serieta’ di Gilberto Serembe nell’Arte dell’insegnamento sono per me l’esempio quotidiano a cui attingere costantemente. La stima e l’amicizia che ci legano da ormai piu’ di venticinque anni sono la prova evidente di quanto gli sono grato per tutto cio’ che mi ha insegnato e per avermi fatto capire che un direttore d’orchestra non vive di musica ma vive per la musica.
Alessio Venier https://filarmonicifriulani.com
Gli anni trascorsi sotto la guida del Maestro Serembe sono stati di fondamentale importanza per la mia crescita musicale e umana. Ho potuto apprendere moltissimo di cosa voglia dire essere un musicista, una qualità declinabile, secondo necessità, in moltissimi campi: dal semplice ascolto, al lavoro di revisione, allo studio strumentale, fino alla direzione. Mi è stato insegnata, al di là del puro lato ‘tecnico’ della materia (che è sempre un mezzo, mai un fine), la vitale necessità di porsi sempre in modo rispettoso, umile e curioso di fronte a una partitura. Non mi sono state date risposte preconfezionate o dogmi, bensì l’essenziale stimolo a porsi costantemente delle domande, che forse è uno dei fondamentali pilastri su cui poggia qualsiasi professione artistica. Consiglierei di studiare con il Maestro Serembe a chiunque volesse dedicarsi con serietà, onestà e dedizione alla direzione d’orchestra, e in generale a qualunque musicista che desideri una visione completa e ragionata sulla musica in sé, ma anche e soprattutto del modo di approcciarla.
Enrico Saverio Pagano
https://enricopagano.com/ Ho conosciuto Gilberto Serembe quando non avevo ancora compiuto 17 anni e sognavo di fare il direttore d’orchestra. Grazie ai suoi insegnamenti sia musicali sia umani, alla sua generosità ho capito cosa volesse dire veramente fare questo mestiere con passione e serietà. Ho studiato con lui per quattro anni e ho imparato moltissime cose, ma probabilmente l’insegnamento più grande l’ho ricevuto osservandolo mentre trascorrevo i miei anni di formazione con lui, perché trasmette ai suoi allievi il suo grandissimo amore e rispetto per la musica, caratteristiche fondamentali per chiunque voglia avvicinarsi a quest’arte. A tutti coloro che mi chiedono chi contattare per iniziare a studiare direzione d’orchestra, rispondo senza dubbio Gilberto Serembe, sicuro che in lui troveranno non solo il musicista giusto che possa insegnare tutto quello che c’è da sapere per affrontare una partitura e iniziare a dirigere, ma anche una persona integra e generosa, qualità rare e preziosissime.
Roberto Fores Veses http://www.robertofores.com
Conocer al Maestro Serembe significó, para un joven estudiante como yo, un punto de inflexión en mi periodo de formación. El consiguió que centrara mis pasiones e inquietudes en el estudio serio de la dirección de orquesta. El Maestro me inculcó la importancia del concepto de sonido que un director de orquesta debe tener y que es imprescindible en este mundo tan globalizado. Me enseñó el respeto por la partitura y el compositor, pero sobre todo el rigor en el estudio. Estas son pautas imprescindibles que aun aplico hoy en día en mi vida profesional. En el Maestro Serembe he encontrado un modelo a seguir tanto por su pasión por la música, sino también como modelo didáctico; siempre cercano y humano. Aprecio especialmente la relación de complicidad que después de años hemos construido a través de conversaciones productivas respecto a la carrera y a nuestras vidas.
Conoscere il Maestro Serembe significò, per uno giovane studente come me, un punto di svolta nel mio periodo formativo. Egli riuscì a focalizzare le mie passioni e inquietudini nello studio serio della direzione d’orchestra. Il Maestro mi inculcò l’importanza del concetto del suono che un direttore d’orchestra deve avere e che è imprescindibile in questo mondo globalizzato. Mi insegnò a rispettare la partitura e il compositore, però sopratutto il rigore nello studio. Questi sono modelli imprescindibili che ancora oggi applico nella mia vita professionale. Nel Maestro Serembe ho trovato una linea da seguire sia per la sua passione per la musica, ma anche come modello didattico; sempre vicino e umano. Apprezzo specialmente la relazione di complicità che dopo tanti anni abbiamo costruito attraverso conversazioni produttive rispetto alla carriera e alle nostre vite.
http://www.mariinsky.ru/en/company/conductors/fabio_mastrangelo/
Ho condiviso ben tre anni accademici con il Maestro Serembe. Un periodo che ha profondamente segnato la mia formazione artistica, musicale ed umana. Innanzitutto mi e’ rimasto nel cuore e nell’anima il rigore (inteso nel senso piu’ positivo possibilmente immaginabile) che il Maestro trasmetteva a tutti i suoi discepoli. Quindi la sua estrema serieta’ nell’affrontare la delicata disciplina della direzione d’orchestra. Rigore e serieta’ che pero’ non erano mai fini a se stessi. Erano piuttosto le modalita’ da lui utilizzate per mettere subito a in chiaro l’estremo rispetto provato nei confronti tanto della disciplina che ci insegnava quanto verso i compositori dei quali approfondivamo le diverse partiture oggetto dei nostri studi. Non sara’ forse un caso se di seguito alla rigorosa formazione ricevuta da Gilberto (che, sia detto per inciso, nonostante i suoi reiterati tentativi di farsi cosi’ appellare continuo a chiamare Maestro) le mie preferenze professionali/geografiche si concentrino sui paesi del nord Europa dove, a differenza del nostro amato paese, la disciplina e’ presa molto seriamente. Accanto ai tanti insegnamenti musicali sono felice di ricordare le tante passeggiate e cene post-lezione durante le quali si discuteva di musica in senso lato.
Aydar Yarullin (Teacher at Kazan State Conservatoire of Music, – )
Я имел счастье учиться у Маэстро Серембе в Italian Conducting Academy в 2013-2015 гг. За это время был пройден с оркестром большой объём оркестровых произведений различных стилей и форм -18 программ. Маэстро Серембе прежде всего раскрылся для меня как великолепный дирижер, обладающий точнейшим постижением различных стилей, великолепно сочетающий детальнейшее изучение партитуры со способностью одухотворенной ее интерпретации. Поражает его прекрасное знание оркестра, инструментовки, практическое владение огромным объёмом оркестровой литературы, глубокое проникновение в художественный замысел исполняемого произведения, красочность, динамичность интерпретации. Его дирижирование отличается безупречным музыкальным вкусом, тончайшей культурой звука, великолепным чувством формы, детальнейшей работой над каждой фразой. В лице Маэстро Серембе я нашел тонкого художника, сочетающего скрупулезное внимание к авторскому тексту, тончайшее оттачивание каждой детали с вдохновенным воплощением художественного образа, полного магии искусства музыки, вдохновения, высокого эмоционального накала. Всякий раз во время дирижирования Маэстро Серембе возникает ощущение художественной истины, классического совершенства; его интерпретации лишены какой-либо вычурности и надуманности, полны драматургии, тембрового разнообразия, чувства высокого и прекрасного. Вместе с тем Маэстро Серембе является великолепным педагогом, умеющим найти индивидуальный подход к каждому студенту исходя из уровня его развития; способный точно указать нужный технический прием, умеющий сконцентрировать внимание ученика на первоочередных задачах. При этом его вдохновляющие показы полны незабываемых моментов творческого вдохновения, которые создают удивительную творческую атмосферу, наполненную стремлением к одной великой цели – познать великое искусство дирижирования оркестром. Манера преподавания Маэстро Серембе полна максимальной благожелательности к ученикам в сочетании с требовательностью и непримиримостью к их нерадивости и невнимательности. Вместе с тем Маэстро Серембе прост и доступен в общении, всегда готов поделиться со студентами своими огромными знаниями и опытом, обладает тонким чувством юмора. Его манера преподавания лишена какой-либо академической чопорности, полна, наряду с шутками и остротами, интереснейшими воспоминаниями из своего огромного опыта личного общения с великими дирижерами и музыкантами. Наряду с этим поражает его великолепное знание философии, литературы, истории искусства, бесконечная эрудиция. Считаю для себя огромной творческой удачей, что мне удалось учиться у Маэстро Серембе. В его лице я встретил большого Дирижера, Музыканта, Учителя, истинного представителя великой европейской традиции музицирования, европейской культуры, европейской традиции мысли. Особо хочется отметить замечательный оркестр, который используется на занятиях – его великолепный профессиональный уровень, удивительную эмоциональную отзывчивость, исключительную благожелательность к неопытным дирижерам, организованность и заинтересованность в результате. Конечно же нельзя не отметить, что все занятия происходят в помещениях великолепной старинной Виллы Клеричи (в которой располагается музей религиозного искусства), окружённой изумительным садом в классическом стиле – в атмосфере искусства, живописи, старинных статуй, колонн и портиков в античном стиле. Полагаю, о красотах и достопримечательностях Италии и Милана упоминать излишне…
Ho avuto la grande fortuna di studiare col Maestro Serembe all’Italian Conducting Academy dal 2013 al 2015. Durante questo periodo è stato trattato un grande numero di lavori orchestrali, di vario stile e forma – 18 programmi. Il Maestro Serembe mi si è rivelato come un grande direttore d’orchestra che ha l’esatta comprensione dei differenti stili e che combina lo studio dettagliato delle partiture a un’abile sentita interpretazione. Colpisce la sua ottima conoscenza dell’orchestra, della strumentazione, il possesso pratico di moltissima letteratura orchestrale, la profonda conoscenza della concezione artistica del lavoro svolto, la colorata e dinamica interpretazione. Il suo gusto per un’impeccabile direzione musicale, la bellissima e solida cultura, un meraviglioso senso della forma, il lavoro dettagliato su ogni frase. Nella persona del maestro Serembe ho trovato un artista fine che unisce l’attenzione scrupolosa al testo dell’autore, rappresentando un’ispirata personificazione dell’artista, colmo dell’arte magica della musica, ispirazione e grande calore emotivo. Sempre, durante la direzione del Maestro Serembe c’è una sensazione di verità artistica, perfezione classica; la sua interpretazione è priva di pretenziosità e artificialità, piena di dramma, di varietà tonale e alto senso di bellezza. Allo stesso tempo, il maestro Serembe è un grande pedagogo, capace di trovare un approccio individuale per ogni allievo e procedere dal punto dove costui si trova. Inoltre, le sue ispirate dimostrazioni sono ricche di momenti indimenticabili di creatività, che creano una meravigliosa atmosfera e riempiti con il desiderio di un grande proposito: imparare la grande arte di dirigere un’orchestra. Il modo di insegnare del maestro Serembe è pieno della massima benevolenza verso gli allievi, in combinazione ad un’insistente non accettazione della loro disattenzione e del loro disimpegno. Tuttavia, Serembe è semplice e disponibile nella comunicazione, ha un buon senso dell’umorismo ed è sempre pronto a condividere con gli studenti la sua vasta conoscenza ed esperienza. Il suo modo di insegnare è privo di rigidità accademica, scherzoso, ricco di ricordi interessanti della sua vasta esperienza a contatto personale con i grandi direttori d’orchestra e musicisti. Colpisce una grande conoscenza di filosofia, letteratura, storia dell’arte, conoscenza infinita. Studiare con il Maestro Serembe lo considero un enorme successo creativo. Grazie a lui, ho incontrato un grande direttore d’orchestra, un musicista, un insegnante, un vero rappresentante della grande tradizione musicale europea, la cultura europea, la tradizione europea del pensiero. Vorrei citare l’impiego di un’orchestra meravigliosa e le sue eccellenti capacità professionali, una reattività emozionale sorprendente unita alla benevolenza eccezionale verso il direttore inesperto…
Gianmaria Griglio http://www.gianmariagriglio.it/
Uomo generosissimo e di straordinaria cultura, il Maestro Serembe e’ stato uno dei pilastri della mia formazione musicale. E’ stato il primo a trasmettermi il fondamento della direzione d’orchestra: il suono, ovvero l’idea di suono che un direttore deve necessariamente avere dentro di sé prima di alzare la bacchetta. Ricordo come fosse ieri le ore spese, dentro e fuori l’Accademia, ad imparare la differenza di peso sonoro tra un Beethoven, un Brahms ed un Bruckner. Meticoloso ed attento, il Maestro Serembe conserva l’umiltá verso la musica che e’ propria di tutti i grandi musicisti. Un aspirante direttore non puó che trarre insegnamenti per una vita dalle sue lezioni.
Ho studiato con Gilberto Serembe per tre anni, dal 1997 al 1999. Ero agli inizi e Serembe mi ha insegnato tutto. Non solo a “battere il tempo” (“Tutti sanno battere il tempo, ma dirigere è un’altra cosa!”): mi ha insegnato a studiare una partitura con rispetto e dedizione, a stare davanti a un’orchestra con eleganza, dignità e sicuro di ciò che faccio, a lavorare con serietà, a non essere mai soddisfatto di quello che so e ad avere rispetto per la musica che dirigo e per i musicisti cui mi trovo di fronte. Allora i suoi corsi erano presso l’Accademia Musicale Pescarese e io aspettavo ogni mese quell’appuntamento che mi lasciava arricchito di nuove risposte e di nuove domande. Sono passati molti anni e io oggi cerco di onorare in ogni cosa che faccio i suoi insegnamenti e la fiducia che non mi ha mai fatto mancare. Gli sono grato per il Maestro che è stato e che, con affetto e presenza costante, continua a essere per me.
Gli anni di accademia col Maestro Serembe sono tutt’oggi la spina dorsale del mio modo di dirigere e dell’approccio che ho verso ogni nuova partitura. Il suo tipo di insegnamento richiede molta dedizione da parte dell’allievo, rispetto per la musica e adesione a un’idea etica della direzione d’orchestra. Nel periodo in cui studiavo con lui osservavo come gli studenti meno umili finissero sempre per allontanarsi spontaneamente, poiché Gilberto Serembe non era il genere d’insegnante che suggeriva trucchi, scorciatoie per la carriera ed effetti speciali; esigeva al contrario lo studio approfondito del repertorio, conoscenza della partitura e ricerca del suono attraverso la consapevolezza del gesto – un gesto musicale prima ancora che tecnico. Il bagaglio di esperienza che ha saputo trasmettere è un’enorme ricchezza per me come per ogni mio compagno di studi dell’epoca.
L’Italian Conducting Academy offre la rara opportunità di studiare costantemente il repertorio sinfonico con orchestra. Grazie allo studio con il Maestro Serembe, sono stato istruito verso i principali problemi connessi all’attività di direttore d’orchestra. Avere l’opportunità di dirigere virtualmente il repertorio, durante la lezione teorica precedente a quella con l’orchestra, ha messo in evidenza la sfida che si ha di fronte, ovvero l’obiettivo di divenire un direttore d’orchestra. Allo stesso modo, tutte le sessioni orchestrali pratiche sono state registrate, al fine di avere una panoramica dei punti di vista differenti, dal gesto più profondo a quello più esteriore. Il periodo trascorso in tale ambiente insegna a disciplinare te stesso in un’analisi sintetica delle partiture verso la tua carriera imminente.
L’anno trascorso con il Maestro Serembe è stato pieno di scoperte musicali e umane. Ho capito che la musica non è quella delle partiture ma è quella che ognuno di noi ha dentro. La frase che mi ripeteva sempre quando mi vedeva titubante era “…non smettere mai di studiare musica, perché più dài alla musica e più lei ti darà…”. Non smette mai di credere nei suoi allievi e in quello che fa. Una volta diventati allievi del Maestro Serembe, lo si è per la vita.
Paolo Paroni http://www.paoloparoni.com/
Gilberto Serembe non è stato il mio solo insegnante. Ma è stato l’unico i cui insegnamenti continuo a portarmi dietro come indelebile corredo e a cui la mia mente continua ad andare periodicamente nello svolgimento della mia professione. Al punto che non ho timore di esagerare nel dire che è stato l’unico mio vero Maestro, la personalità musicale a cui idealmente mi riferisco ogni volta che salgo sul podio. Non dimenticherò mai le lezioni così ricolme di musica e prive di superflui tecnicismi, in cui spesso gli insegnamenti non erano costruiti su cose direttamente dette, bensì lasciate intuire e maturare all’interno di ogni diversa personalità artistica. Nonostante i tanti anni passati e i diversi artisti da cui ho successivamente imparato e tratto ispirazione, Gilberto Serembe è ancora il mio Maestro. L’unico insegnante che raccomanderei a qualsiasi musicista che volesse imparare l’affascinante e misterioso mestiere del direttore d’orchestra.
Álvaro Albiach http://www.alvaroalbiach.es/
Recuerdo las enseñanzas del maestro Serembe como definitivas en trayectoria como director de orquesta. La claridad de conceptos musicales y la efectividad de sus consejos técnicos fueron de una gran ayuda en mi formación.
Mi ricordo gli insegnamenti del maestro Serembe come determinanti per la carriera di direttore d’orchestra. La chiarezza dei concetti musicali e l’efficacia dei suoi consigli tecnici sono stati un grande aiuto nella mia formazione.
Stefano Sarzani www.stefanosarzani.com
Devo molto a Gilberto Serembe. All’uomo, che sa ascoltare la musica dentro le persone, anche quando le loro qualità non sono ancora sbocciate. A colui che vedeva qualcosa dentro di me, prima che io stesso fossi in grado di riconoscerla. Alla sua generosità, quando di fronte ad un risotto o una tagliatella, parlava senza sosta di musica, di vita e di esperienze umane, paternamente cercando di placare le paranoie di noi ansimanti-aspiranti direttori, guidandoci in un percorso che non è solo musicale. Devo moltissimo al maestro che è riuscito a trasmettermi la convinzione profonda che le risposte si trovino sempre nella musica e non in un movimento dell’alluce sinistro o in un colpo ben assestato di bacchetta. Gli devo la tranquillità di sapere che la musica ti ripaga sempre, se l’amore verso di essa è onesto.
Antonio Bologna http://www.antoniobologna.com/studi_e_formazione.html
Avere come Maestro Gilberto Serembe è stata per me l’occasione, l’onore e il conforto, di verificare che la musica è una attitudine umana che attiene all’essere, prima e oltre l’avere o il fare. Musica come linguaggio, musica come avvenimento, musica come bisogno: accompagnato dallo sguardo responsabile ed esigente di Serembe, il lavoro con l’orchestra diventa veramente un servizio trascendente.
Giancarlo Rizzi http://www.giancarlorizzi.org/
Gilberto Serembe è stato il mio primo vero insegnante di direzione d’orchestra e gli devo indubbiamente molto. Se dovessi consigliare un insegnante a qualcuno che ha la folle idea di diventare un direttore d’orchestra non esiterei a fare il suo nome. Potrei parlare della sua incredibile conoscenza del repertorio, o del suo occhio clinico e confesso che avere un insegnante che fa la diagnosi giusta sui problemi di un allievo e che ha il coraggio di parlarne apertamente è un lusso. L’aspetto per me più importante è stata la sua infinita disponibilità ad elargire consigli e incoraggiamenti sia sul piano professionale che su quello umano e non posso sottolineare abbastanza quanto le due cose siano in questa disgraziata professione interconnesse e interdipendenti. Se siete motivati, coraggiosi e avete voglia di lavorare sodo, Gilberto Serembe è l’insegnante per voi.
Federico Bisio http://www.orchestrapolledro.eu/it/orchestra-polledro
L’incontro con il Maestro Gilberto Serembe ha impresso una svolta decisiva ai miei studi musicali. Egli non solo è un docente di rara competenza, ma è in grado di condividere con i suoi allievi, sempre in modo costruttivo, la grande tradizione italiana che egli ha appreso alla scuola di Mario Gusella e di Franco Ferrara. Ho imparato molto su cosa voglia dire essere e non solo fare il direttore d’orchestra, ma soprattutto Gilberto Serembe mi ha fatto capire in modo completo come sia possibile coniugare il rigore e il rispetto nei confronti dei compositori e della musica con la possibilità di essere sempre e comunque se stessi.
Attilio Tomasello http://www.attiliotomasello.com
Mi piace riassumere l’insegnamento del Maestro Serembe in una parola: onestà. E’ la prima immagine che ritorna alla mente dei suoi corsi, del suo modo di affrontare le innumerevoli sfaccettature del mondo della Direzione d’Orchestra. Onestà di fronte al compositore innanzitutto, onestà nell’affrontare tutte le problematiche, non solo quelle gestuali, dell’Arte del dirigere, onestà nel rapporto personale all’allievo, onestà nello sguardo franco rivolto all’attività professionale del Direttore nel contesto attuale. In tempi cosi’ eccezionalmente ricchi di geni precoci, egli affronta l’insegnamento con la pazienza e la franchezza del Maestro artigiano, che guida l’Allievo lungo il percorso verso solidi risultati .
Massimo Berzolla http://www.massimoberzolla.it/
Nella mia esperienza di musicista e, a mia volta, di insegnante sono venute alla luce alcune cruciali “consapevolezze” che avevano preso forma più matura in quel periodo segnato dall’incontro con il musicista-uomo, ancor prima che direttore d’orchestra (ma non dovrebbe essere sempre così?) Gilberto Serembe e che, tra le tante fonti a cui attingere, non ho avuto la fortuna di continuare a godere di una delle più ricche e salutari che abbia incontrato. Consapevolezze che non sono la tecnica direttoriale o le indicazioni su cosa è il mestiere del direttore, elementi dei quali, volente o nolente, mi sono avvalso in misura preziosa, bensì legate al difficile connubio di uomo-musicista, stato con il quale ogni mente “avvelenata” dalle sette note deve imparare a convivere negli anni, qualunque strada gli sia dato percorrere: equilibrio, calore, gusto, apertura, umiltà, sapienza e, ancora una volta, generosità sono solo alcune di esse, che vorrei citare per dare un’idea di un tutt’uno assaporato in quegli incontri, difficile da esprimere a parole, similmente a quanto è arduo e incompleto descrivere il suono di un’orchestra… non posso quindi che incitare ogni giovane musicista a conoscerlo, fidandosi che lui, da buon insegnante, saprà offrirgli stimoli di crescita che non si esauriranno.
Michele Gioiosa http://www.michelegioiosa.it/
L’esperienza trascorsa insieme a Gilberto Serembe è stata musicalmente fondamentale per la mia personale crescita culturale. Abituato a pensare alla musica soprattutto come realizzazione strumentale, mi sono trovato di fronte alla pagina di musica che doveva prendere forma nella mia mente per poi riproporla interamente in maniera diversa dal solito. Il Maestro mi ha guidato prima nello studio della partitura poi nella realizzazione gestuale, senza e con orchestra. Un momento musicale importante per me che, per la prima volta, cercavo un gesto capace di trasmettere il mio pensiero musicale.
Lavorare a contatto con il Maestro Gilberto Serembe è una delle preziose, rare opportunità che vi siano in Italia per approfondire essenziali aspetti della Direzione d’Orchestra. La mia esperienza personale come suo ex allievo è ricca di bellissimi ricordi, legati ad un periodo speciale e fondamentale della mia formazione. Tematiche chiave quali assimilazione, conoscenza intima delle ragioni estetiche ed etiche dei compositori, a corredo di una conoscenza profonda delle partiture per comprenderne i più fondamentali contenuti, spesso rifiutando un freddo accademismo che riduce la musica a mero dominio della tecnica, ritornano inevitabilmente e con piacere alla memoria. Il Maestro Serembe, formatosi nella tradizione dei più grandi musicisti dell’Italia di Ieri (Bruno Bettinelli, Franco Ferrara, Mario Gusella) come tutti gli insegnanti e didatti di valore, riesce a comprendere le ragioni intime delle singole persone. Egli lo fa spesso riuscendo a scardinare inutili convenzioni e stereotipi di tipo tecnocratico, i quali purtroppo volentieri accompagnano i giovani (e a volte meno giovani) che si avvicinano con rispetto e dedizione a questa nobile, bellissima disciplina.
Riassumere in poche righe l’esperienza vissuta con il Maestro Serembe non è facile. Asserisco questo poichè, a mio avviso, ci sarebbe molto da dire, sotto molti aspetti. Volendo essere sintetici desidero sottolineare come la guida del Maestro Serembe sia stata per me un’esperienza totalizzante, durante la quale mi fu richiesta un’immersione a 360 gradi nello studio ma soprattutto nella musica. Chi decidesse di affrontare un percorso di studi di questa natura, non pensi di iscriversi ad un corso routine, ma sia pronto a dedicare tempo alla ricerca di una linea estetica ed alla preparazione personale. Il Maestro Serembe pretende da un allievo quello che lui ha dedicato all’arte musicale e, di certo, non è stato poco.
Ho studiato direzione d’orchestra col Maestro Gilberto Serembe nel 1990 e nel 1991, seguendo i corsi che, in quegli anni, teneva presso l’Accademia Musicale Pescarese. Sarebbe ingeneroso se affermassi che in quegli anni ho appreso soltanto dai suoi pur validissimi insegnamenti. Ancor di più posso dire di aver letteralmente “assorbito” tutto ciò che comporta l’essere Direttore d’Orchestra, nel senso più alto del termine. Anche se poi ho scelto una professione diversa, pur rimanendo in ambito musicale come Responsabile dell’Archivio Musicale del Teatro San Carlo di Napoli (dove comunque in più occasioni sono anche salito sul podio in sostituzione di direttori d’orchestra per prove e concerti, grazie agli insegnamenti del Maestro), ho potuto raccogliere ugualmente i frutti di questa preziosa eredità culturale, rapportandomi personalmente con tutti i grandi (e meno grandi) direttori con cui ho lavorato al Teatro San Carlo nel corso di quest’ultimo ventennio. Non di rado, mi sono sentito dire che, lavorando con me, hanno la sensazione di rapportarsi con un vero e proprio collega alla pari, dal quale si sentono compresi in ogni minima istanza e dettaglio. Personalmente sono certo che senza i due anni trascorsi con Gilberto Serembe, non sarei riuscito a stabilire un feeling professionale d